sabato 13 aprile 2013

Ai castelli con Cardax

I Castelli danno sempre tanta soddisfazione; sono anni che bazzico lì in lungo in largo, o meglio in alto e in basso, ma ti  fanno sempre delle sorprese. Iniziamo dai numeri
Un giretto da 100 km con un dislivello di quasi 2000 metri non è male e tra l'altro oggi abbiamo scoperto una salita da morire con tratti anche al 28%, facevamo fatica a tenere la ruota anteriore giù
Appuntamento con Cardax alle 9.00 alla fine della Papalina a Castel Gandolfo a cui arrivo in netto anticipo, sono partito prima da casa e ho incontrato un tizio per strada che mi ha fatto fare la salita tra Marino e Castel Gandolfo a più di 30km/h di media, lo sto ancora odiando. All'appuntamento Cardax arriva puntuale, Paperoga, afflitto da quarto d'ora accademico congenito, si presenta con amico raccattato per strada in MTB. Cardax e Paperoga sono entrambi in tenuta diavola,

ma mentre Cardax sembra quasi da prima comunione tutto in tinta con bici e accessori e anche gamba depilata, Paperoga si presenta con il completo sgommato di grasso e con il muletto in acciaio che grazie a una violazione di qulache legge fisica riescce a stare tutta intera e a muoversi; i diavoli sono eterogenei e sui generis, si sà!

Scendiamo giù verso il lungo lago e intanto si chiacchiera allegramente  e scopriamo che l'amico in MTB è sardo e che è la prima volta in bici da queste parti. Nonostante questo Paperoga l'ha abbandonato al primo tornante verso via dei laghi, pessimo! Io parto, e mi ritrovo alla rotatoria sotto Rocca di Papa solo come un cane. Dopo un po' mi rendo conto che c'è qualcosa che non va, e grazie a una telefonata riparatrice scopro che la meta intermedia era Frascati e non Rocca di Papa da raggiungere tramite via Barozza. Mi metto sotto e dopo un  po' incrocio nuovamente Cardax, Paperoga era fuggito nel frattempo perché la sua uscita lunga era programmata per il giorno successivo. Io e l'amico cardax ci dirigiamo verso Monte Porzio su una salita pedalabile; anche Monte Compatri passa veloce, dopo la sosta alla fontana, finalmente si va alla volta di Rocca Priora. Se il paese si chiama Rocca, un motivo ci sarà e oggi l'ho scoperto: la ridente località laziale si trova in cima a una ripidissima salita che ci ha accolto con il cartello
Incredibile, non ho mai affrontato una salita così ripida, a un certo punto il 34x23 non mi bastava più, avevo finito le marce! Stringendo i denti e scacciando dalla mente il pensiero di fermarmi e girare la bici alla fine arrivo a Rocca Priora dove cardax mi raggiunge dopo qualche minuto.


Dopo i  #@#ZZ#### di rito per una salita del genere, tra l'altro non prevista, finalmente una discesa sull'Anagnina e poi i pratoni del Vivaro. Sono infidi verso Nemi perché sono in leggera salita e tra l'altro oggi controvento. Su via dei laghi ci fermiamo a un bar per un veloce ristoro con succo, tramezzino e caffè e dopo di che, ci congediamo, io verso casa, lui verso rocca di Papa per cercare di sfondare i 2000 di dislivello.
Ammazza 'sti castelli come ci hanno fatto divertire

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