lunedì 1 luglio 2013

La Yerevan-Ararat dell'Appennino


Se fossimo in Armenia sarebbe stato questo il giro di ieri ma trovandoci nel Lazio ci dobbiamo "accontentare" di una Roma-Terminillo non meno impegnativa. 
Puntuale all'appuntamento sotto al ponte dell'Olimpica alle 7 vedo sfilare alcuni dei partecipanti all'impresa organizzata da Team2001, tra questi Antonello e con lui e un gruppetto partiamo alla volta di Rieti scortati dall'ammiraglia del gruppo. 






Fino a Rieti a passeggiata sgranati in diversi gruppetti e la salita ognuno del passo proprio. Difatti mi sono subito staccato e ho approcciato la salita con timore e deferenza, poi trovato il ritmo ho ripreso e superato il gruppetto con cui ero partito da Vazia. Dopo Pian de Rosce sono iniziate le visioni mistiche, mi girava la testa e avevo conati di vomito, forse per l'altitudine, ma a parte questo trascurabile malessere  ho proseguito rallentando progressivamente all'aumentare della quota. A Campoforogna ho proseguito senza indugi per la Sella e i primi km di pianura col fresco e controvento mi hanno fatto venire i crampi, sugli ultimi tornati ero un "dead man riding" in stato di totale incoscienza e in preda a ogni genere di malessere. Arrivato in cima e messo il piede a terra non avevo più i crampi....era nà paralisi !!!
Per fortuna poco dopo mi ha raggiunto Antonello e mi ha dato assistenza di primo soccorso prima di congedarsi per tornare con dei suoi amici alpinisti. 
Mi butto in discesa verso il ristorante dove trovo tutti carini, docciati e pettinati. Non sapevo che c'erano le docce ed ero l'unico fetido della tavolata. Quasi tutti avevano girato a Campoforogna e altri si erano fermati direttamente al ristorante. 
Ricchi antipasti, due primi e due secondi tra cui uno stinchetto alle erbe davvero indimenticabile.Il tutto annaffiato da un considerevole numero di brocche di vino.  
Per me al ritorno niente pullman GT-air-conditioned-LCD poichè avendo chiesto di farmi lasciare a prati fiscali sono tornato col pullmino dell'ospedale in compagnia del Presidente e del vice. Credo non abbia mai messo la quarta, un continuo di accelerazioni e frenate con conseguenti facciate sugli schienali davanti e cappottamenti su quelli posteriori. Comunque sono arrivato sano e salvo e mi sento di ringraziarli per la loro cortesia e disponibilità.


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